GP2
La vettura GP2 Series rappresenta la categoria premier del racing Formula che funge da principale serie di apprendistato per la Formula 1, istituita nel 2005 per sostituire la Formula 3000 come percorso standardizzato e controllato nei costi per aspiranti piloti di F1. Caratterizzata da telai specifici prodotti dal costruttore italiano Dallara denominati GP2/05 fino all'evoluzione GP2/11, tutti i concorrenti utilizzavano piattaforme rotolanti identiche garantendo la differenziazione del talento del pilota piuttosto che i budget ingegneristici a determinare il successo. La potenza proveniva da motori V8 Mecachrome da 4.0L aspirati naturalmente che producevano circa 612 cavalli a 10.000 giri/min, generando prestazioni sufficienti per girare i circuiti entro il 10-15% delle macchine F1 contemporanee mantenendo costi operativi significativamente inferiori. Il telaio GP2/08 introdotto nel 2008 presentava costruzione monoscocca in fibra di carbonio con peso minimo di 600 kg senza pilota, cambio sequenziale Hewland a sei rapporti, elementi aerodinamici regolabili e pneumatici di controllo Bridgestone che richiedevano gestione strategica attraverso formati di gara sprint e feature. I weekend di gara impiegavano una struttura unica a due gare con la feature race del sabato che determinava le posizioni di partenza a griglia invertita della sprint race domenicale per i primi otto classificati, creando dinamiche competitive imprevedibili e premiando sia il passo di qualifica che l'abilità di gara. La serie ha raggiunto il suo obiettivo dichiarato di sviluppo dei piloti F1 in modo notevolmente efficace, con campioni tra cui Lewis Hamilton (2006), Nico Rosberg (2005), Nico Hulkenberg (2009) e numerosi altri piloti che sono passati direttamente ai sedili di Formula 1. La GP2 gareggiava esclusivamente sul calendario di supporto F1, fornendo ai giovani piloti esperienza critica su circuiti iconici tra cui Monaco, Spa-Francorchamps, Monza e Silverstone sotto l'intenso controllo del personale dei team F1 che valutava il talento. I regolamenti tecnici imponevano componenti standardizzati riducendo le variabili ingegneristiche: telaio comune, specifica del motore, trasmissione e allocazione pneumatici significavano che l'ottimizzazione del setup e la precisione di guida determinavano il vantaggio competitivo.